Fiaccolata fino al Vaticano per ricordare Emanuela Orlandi.

22.04.2013 15:04

L'iniziativa, che si terrà il 22 giugno con partenza da piazza Sant'Apollinare, organizzata dal fratello, Pietro. Che dice: "Noi non rinunceremo mai alla verità su mia sorella"

 

E’ Pietro Orlandi a comunicarlo, nel corso della sua visita a Crotone. Una fiaccolata il 22 giugno lungo il percorso della strada del “ritorno a casa”, dalla sua scuola di musica al Vaticano, dedicata alla sorella Emanuela a trent’anni dalla scomparsa.

581125_10150743911274784_1148747157_n.jpgPietro Orlandi non si arrende mai: la petizione on line al Segretario di Stato Vaticano, ha superato le 151.000 adesioni. Centinaia di migliaia di contatti sulla pagina di facebook dedicata ad Emanuela che scomparve in circostanze misteriose trent’anni fa e che solo grazie alla determinazione del fratello e della famiglia ancora oggi rappresenta un caso emblematico di come un paese civile non possa fare a meno della verità.

La città calabrese e la sua amministrazione già lo scorso anno avevano aderito alla manifestazione che Orlandi organizzò in piazza San Pietro il 27 maggio. Ma quest'anno Pietro e i suoi familiari pensano a un gesto diverso, che «in nessun modo possa suonare come una provocazione e serva a ricordare Emanuela, ma anche che siamo ancora in attesa di risposte». L'idea è appunto una fiaccolata che il 22 giugno, alle 19, l'ora in cui Emanuela uscì per l'ultima volta dalla scuola di musica, prenda le mosse proprio da quel luogo per arrivare fino a San Pietro. «Sarà un po' come riportarla a casa».

La verità, è quella che cerca Pietro Orlandi che ha ringraziato la comunità di Crotone della vicinanza. “Senza la solidarietà della gente, la nostra battaglia sarebbe inutile. Eravamo soli all’inizio. Grazie al calore e la vicinanza della gente troviamo ogni giorno la forza di andare avanti e non arrenderci” ha detto Pietro Orlandi.

Poi le sue considerazioni sul caso della sparizione della sorella: “Emanuela è sparita perché cittadina vaticana. Aveva quindici anni all’epoca, una bambina. Non ci sono altre spiegazioni. Emanuela è solo un tassello in un sistema di ricatti” ha detto Pietro Orlandi. Su quale può essere la pista che ritiene più concreta rispetto alla sparizione di Emanuela, facendo riferimento ai depistaggi che ci sono stati in questi trent’anni e al libro che ha scritto ha evidenziato: “per raccontare tutte le piste che abbiamo seguito avremmo dovuto scrivere non uno ma dieci libri”. Senza peraltro dimenticare la famiglia Gregori che ha subito la stessa sorte con la scomparsa di Mirella, anch’essa legata alle sorti di Emanuela.

Papa Francesco rompe il silenzio. Alla prima messa di Papa Francesco nella cappella Sant'Anna, il Pontefice ha incontrato ad uno ad uno tutti i fedeli presenti. In quell'occasione, la famiglia di Emanuela Orlandi è riuscita a parlare direttamente con Bergoglio. Dopo anni di silenzi, durante i quali fu più volte richiesto sia a Giovanni Paolo II, sia a Benedetto XVI di affrontare la questione senza esito, Papa Francesco ha rotto il silenzio. Pietro ha spiegato che si è trattato di una conversazione di trenta secondi o poco più, ma che il Vescovo di Roma gli ha dato fiducia. La famiglia chiederà un'udienza privata, intanto, l'incoraggiamento di Bergoglio è risultato essere d'aiuto a molti familiari delle persone scomparse che è riuscito a restituire speranza alla famiglia Orlandi  nonostante le numerose delusioni subìte per il velo d'omertà che avvolgeva il caso.

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